IL MOVIMENTO ESPRESSIVO
Il nostro studio sul gesto, sul ritmo e sul movimento presuppone un’immersione nell’espressione corporea, una strategia di apprendimento che ricollega la nostra capacità di sentire alla parte più istintiva dell’essere. In questa dischiusura — per usare un termine caro a Jean-Luc Nancy — emerge forte il riferimento alla memoria corporea. Questo soffio interiore suggerisce continuamente immagini, proposte, e rivela — a noi, al corpo — che l’essenza del linguaggio non è la parola, ma il gesto, il movimento.
Questo vale soprattutto per i bambini e per i giovani, ma nella danza è condizione primaria per tutti, al di là dell’età, dei contesti e delle abilità.
Tre sono i fondamenti di cui la danza ha bisogno per l’atto creativo: l’immaginazione, le emozioni, le associazioni immaginative.
È essenziale interiorizzare in modo creativo le informazioni nuove attraverso l’immaginazione e associare le sensazioni alla memoria corporea per permettere al corpo/mente di attivare l’arte del percepire, l’anticamera delle emozioni.
Ogni azione fisica — ordinaria o artistica — prende vita dai cinque sensi. Usare tutti i sensi è fonte di gioia per sé e per gli altri, crea sensazioni ed emozioni che rafforzano la nostra autenticità e, di conseguenza, la comunicazione non verbale, dunque la danza.
Ecco perchè la danza rappresenta una dimensione spirituale portatrice di gioia, che trasforma anche i momenti di tristezza e aiuta a crescere in unità.
Claudio Gasparotto